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17 settembre 2025

Porte tagliafuoco con certificazione ambientale CAM

Porte tagliafuoco conformi al Decreto Mase del 22/6/2022 – Criteri Ambientali Minimi ( CAM ) e D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 – Nuovo Codice dei Contratti Pubblici

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La certificazione CAM (Criteri Ambientali Minimi)

è obbligatoria negli appalti pubblici in Italia perché introdotta dal Codice dei Contratti Pubblici come strumento per rendere gli acquisti della Pubblica Amministrazione più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Ecco i motivi principali:


Obbligo normativo

-L’art. 34 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici) stabilisce che le stazioni appaltanti devono inserire, nelle gare d’appalto, le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM.
-L’obbligo riguarda tutte le fasi di gara (forniture, servizi, lavori).

Obiettivi ambientali e sociali

- I CAM servono a ridurre l’impatto ambientale delle forniture, dei servizi e dei lavori pubblici (es. minori emissioni, uso di materiali riciclati, efficienza energetica).
- Favoriscono l’uso di tecnologie e processi più sostenibili.
- L’obbligo discende anche dalle direttive UE sugli appalti verdi (Green Public Procurement – GPP). L’Italia è uno dei Paesi che ha reso i CAM obbligatori (mentre in altri Stati sono solo raccomandati).
- Gli acquisti pubblici rappresentano una quota rilevante della spesa nazionale (circa il 10-12% del PIL). Rendere obbligatori i CAM significa spingere tutto il mercato verso soluzioni più ecologiche.
- Allineamento con l’Europa
- Effetto leva della PA

👉 In sintesi: la certificazione CAM è obbligatoria negli appalti pubblici perché la legge impone di rispettare i criteri ambientali minimi come requisito essenziale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità nazionali ed europei. Di conseguenza anche le porte tagliafuoco devono possedere la certificazione CAM





🟢 CAM negli Appalti Pubblici
📜 Base normativa
  • D.Lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici)
    • Art. 34 → obbligo di inserire i CAM nei bandi e nei contratti
  • Decreti del Ministero dell’Ambiente → definiscono i CAM per ciascun settore (edilizia, rifiuti, arredi, energia, ristorazione ecc.)
  • Direttive UE sugli appalti verdi (GPP) → recepite dall’Italia

🎯 Obiettivi principali
  1. Riduzione impatti ambientali di forniture, lavori e servizi
  2. Promozione di economia circolare (uso materiali riciclati, minori rifiuti)
  3. Risparmio energetico ed efficienza delle risorse
  4. Innovazione e competitività green del mercato

⚖️ Perché è obbligatorio
  • Non è una scelta → è requisito legale nei bandi pubblici
  • La PA usa il proprio potere d’acquisto per orientare il mercato
  • Garantisce trasparenza e criteri univoci nelle gare

✅ Vantaggi pratici
  • Standardizzazione dei requisiti ambientali
  • Riduzione costi nel lungo periodo (energia, manutenzione, rifiuti)
  • Immagine positiva per imprese e PA (responsabilità sociale e ambientale)
  • Allineamento con strategie europee (Green Deal, Agenda 2030)
 
Ecco un aggiornamento (dal ~2022 ad oggi) e le principali novità di legge relative ai CAM (“Criteri Ambientali Minimi”) in Italia:
 

Nuova disciplina CAM dal 2022

Decreto Edilizia 2022

Il D.M. 23 giugno 2022, n. 256 introduce i nuovi CAM per l’edilizia: “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”. Questi criteri sono entrati in vigore il 4 dicembre 2022.


Legge 77/2022 (Conversione DL 34/2022)

Nel contesto degli incentivi fiscali (es. Superbonus), la legge ha previsto che, per alcuni interventi, come quelli trainanti di isolamento termico, i materiali isolanti devono rispettare i CAM.

D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36

Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che incorpora l’obbligo CAM nell’articolo 57.

 
Principali obblighi introdotti dal 2022

- Obbligo dell’uso dei CAM nei bandi pubblici
- Le stazioni appaltanti devono inserire nei bandi le specifiche tecniche, le clausole contrattuali dei CAM.
- Applicazione al valore intero dell’appalto
- Secondo l’art. 57 comma 2 del D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (il nuovo Codice dei Contratti Pubblici), questo obbligo si applica su tutto il valore dell’appalto.
- I materiali devono rispettare criteri quali: percentuale minima di riciclato, sub-prodotti o materie recuperate; dichiarazioni ambientali (es. EPD); prestazioni energetiche e     acustiche più rigorose.
- Nel caso dei lavori edilizi, è richiesta una “relazione” che descriva come si intendono applicare i CAM, con motivazioni eventualmente per la parte non applicata.
- Obbligatoria nei progetti di riqualificazione / ristrutturazione, in base al decreto edilizia 2022.
- Specifiche tecniche per i prodotti da costruzione


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