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Impianto antincendio di rivelazione

Sistema di rilevazione automatica e puntiforme di fumo, fiamme e innalzamento della temperatura automatica, segnali della presenza di un incendio.

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Per impianto di rivelazione antincendio si intende una serie di dispositivi di allarme in grado di rilevare e segnalare la presenza di un incendio all’interno di un edificio. Queste apparecchiature elettroniche si attivano in modo autonomo in caso di presenza di fumo o variazioni di calore, provocando la conseguente attivazione anche del sistema di allarme, che sia sonoro, acustico o quant'altro. Il campo in cui trova applicazione tale sistema è molto vasto: basti pensare ai centri commerciali, agli ospedali e alle strutture sanitarie in genere, agli alberghi. Molto spesso la presenza di questo impianto, unitamente ad altre precauzioni come, per esempio, l'installazione di porte tagliafuoco ed estintori, costituisce la condicio sine qua non per ottenere l’abitabilità delle strutture menzionate.

I rilevatori antincendio sono gli elementi attraverso i quali è possibile verificare la presenza di un incendio nelle varie aree dell'immobile. Tutti sono collegati attraverso una rete elettrica ad una centralina di allarme che rappresenta l'unità di controllo (può gestire anche 150/200 apparecchi).

Questi dispositivi sono anche definiti puntiformi in quanto ogni installazione rappresenta un punto di rilevamento.
Possono essere rilevatori:

  • ottici di fumo

    Funzionano basandosi su un fenomeno fisico chiamato effetto Tyndall. All'interno dell'apparecchio sono inseriti un trasmettitore e un ricevitore di luce separati da un labirinto opaco che impedisce alla luce emessa di raggiungere il ricevitore. In presenza di fumo invece, a causa del riflesso provocato proprio dalle sue particelle, la luce raggiunge il meccanismo e scatta l'allarme.

  • di fumo a ionizzazione

    Rilevano tutti i tipi di fumo prodotti da una combustione, compresi quelli invisibili dell'alcool etilico. Il fenomeno sfruttato per questo impianto è la ionizzazione.

  • a campionamento

    Aspirano l'aria dagli ambienti da monitorare attraverso delle valvole e, nel campione aspirato, viene analizzata la presenza di fumo. E'un sistema adeguato al monitoraggio di un particolare ambiente o di un'apparecchio elettronico come un quadro elettrico.

  • di fiamma

    Rilevano la presenza di un incendio in base alla radiazione infrarossa o ultravioletta emessa durante la combustione.

  • di temperatura

    Sono capaci di monitorare la temperatura dell'ambiente segnalando eventuali superamenti di una soglia stabilita o la velocità eccessiva di questa variazione.

  • di fumo

    Sono i più utilizzati per le grandi superfici, sono i più convenienti. Funzionano a fasci infrarossi, quando l'emettitore non riesce a raggiungere il ricevitore posto sulla parete opposta a causa della presenza di fumo provoca l'allarme. Sono definiti “lineari” perchè la presenza del fumo può essere segnalata in qualsiasi punto del fascio infrarosso, ovviamente nessun ostacolo deve interferire sulla direzione.

Gli apparecchi devono essere installati nei punti più alti dei locali da mettere in sicurezza, quindi sul soffitto. Questo perchè sia il fumo che il calore provocati da un incendio tendono a spostarsi verso l'alto. In questo modo, l'allarme sarà tempestivo.

La normativa di riferimento è la UNI 11224 del 2003 che sostituisce la precedente edizione del 2007. Prevede una sorveglianza secondo il piano di manutenzione programmato dal responsabile dell'impianto, un controllo periodico almeno semestrale e una verifica generale con frequenza almeno ogni 10 anni. E' importante effettuare attività costante di manutenzione agli apparecchi elettronici automatici per garantire sempre la massima efficienza e scongiurare falsi allarmi.

I rilevatori di incendio devono essere conformi alla norma europea EN54 che ne stabilisce le caratteristiche tecniche e fisiche. La progettazione degli impianti di rivelazione antincendio è regolamentata dalla norma UNI 9795 che stabilisce i criteri di posizionamento dei sensori e dei dispositivi di segnalazione. Per quanto riguarda invece la manutenzione dell'impianto, la norma di riferimento è la UNI 11224 entrata in vigore il 23.06.2011.

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