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Impianti antincendio Sprinkler

Proteggi Fire progetta e realizza impianti idrici Sprinkler di qualsiasi dimensione completamente su misura, per mettere in sicurezza aziende, magazzini e depositi.

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Sprinkler in inglese significa “spruzzatore”. Si tratta di un sistema automatico antincendio a pioggia: automatico perchè non ha bisogno dell’intervento dell’uomo per funzionare, tutto avviene in modo autonomo; antincendio poichè lo scopo di questo impianto è l’estinzione, o perlomeno il controllo, di un incendio, in modo tale da contenere la situazione pericolosa fino all’arrivo dei mezzi di soccorso che termineranno le operazioni; a pioggia poichè l’impianto Sprinkler è posizionato sul soffitto, in modo verticale rispetto alla superficie dell’ambiente che deve proteggere, al momento del funzionamento libera l’acqua sotto forma di goccioline.

Questo tipo di impianto antincendio necessita di un sistema di tubazioni con alimentazione idrica su misura, dalle pareti deve salire fino al soffitto o alla copertura dove vengono posizionati gli ugelli erogatori. In base alla grandezza dell’ambiente, vengono installati uno o più sprinkler (nella maggior parte delle situazioni ne bastano quattro, ma in luoghi particolarmente pericolosi e con rischio incendio alto, è possibile installarne fino a dodici). Generalmente un erogatore copre una superficie tra i 9 e i 20 mq.

L’erogatore nell’impianto Sprinkler è la struttura più importante, quella che distribuisce l’acqua sulle fiamme. Vediamo insieme quali sono gli elementi costitutivi:

 

  1. IL CORPO

    è la struttura esterna dell’erogatore, quella che collega le tubazioni al tappo e all’elemento termosensibile. Esistono finiture standard per questo elemento, generalmente in ottone, ma è possibile anche personalizzarle se esistono delle particolari esigenze estetiche. La cosa importante è scegliere sempre vernici in grado di resistere alla corrosione.

  2. L’ELEMENTO TERMOSENSIBILE

    è la chiave di tutto l’impianto, è l’elemento che provoca l’attivazione del sistema antincendio.


  3. IL TAPPO

    Ha il compito di trattenere l’acqua in fase passiva e di consentirne la fuoriuscita in fase attiva. E’ tenuto in posizione dall’elemento termosensibile, quest’ultimo rompendosi fa sì che il tappo cada ed esca l’acqua.

  4. IL DEFLETTORE

    è l’elemento che fraziona il flusso d’acqua, provoca l’effetto “pioggia” in modo tale da dare all’agente estinguente una maggiore capacità.
     

E’ un sistema automatico, quindi si attiva in modo autonomo al verificarsi di particolari condizioni, ovvero quando viene rilevato un aumento del calore. Al raggiungimento di una temperatura tra i 57°C e i 77°C il bulbo di vetro (o la lega metallica fusibile) dell’elemento termosensibile si rompono e provocano la caduta del tappo con la conseguente fuoriuscita di pioggia.
Il tradizionale sprinkler ha un tempo di reazione dai 3 ai 4 minuti, è però possibile installare dei sistemi a risposta rapida, quindi con tempi più brevi, nel caso vi sia un alto rischio antincendio, un probabile danno ingente ad attrezzatura o materiale o altre considerazione in fase di progetto.

  • IL PROBLEMA DEL FREDDO

    L’impianto a Sprinkler è, per ovvie ragioni, molto sensibile al rischio gelo. In fase di progettazione è importante tenere questo fattore in seria considerazione. Esistono infatti altre tipologie di impianti che non utilizzano l’acqua come agente estinguente (ad esempio quello a secco che usa aria in pressione) ma l’affidabilità e l’efficienza di questo impianto ad umido lo rende il migliore, quasi sempre. Esistono dei liquidi antigelo che devono essere miscelati all’acqua (perfetti per impianti non troppo grandi) oppure si opta per cavi elettroscaldanti da installare lungo le tubazioni (che necessitano però di linee elettriche separate e monitorate.

Come tutti gli impianti antincendio, anche quello a Sprinkler deve subire una frequente manutenzione, allo scopo sia di assicurare il funzionamento corretto in caso di emergenza, sia di evitare spiacevoli “falsi allarmi” che potrebbero danneggiare inutilmente materiali, prodotti e strutture.

  1. IL CONTROLLO INIZIALE

    Consiste nella verifica di tutta la documentazione, tra cui la mappa di tutto l’impianto, la posizione delle valvole, i punto di ispezione, la certificazione della conformità.

  2. LA SORVEGLIANZA

    è la chiave di tutto l’impianto, è l’elemento che provoca l’attivazione del sistema antincendio.


  3. IL CONTROLLO E LA REVISIONE

    Da parte della nostra squadra di tecnici manutentori certificati con queste tempistiche:
    Ogni 3 mesi - Valutazione del pericolo, ispezione delle valvole, degli sprinkler, delle tubazioni, dei sostegni, delle alimentazioni idriche e dei ricambi disponibili;
    Ogni 6 mesi - Ispezione delle valvole di allarme a secco, del collegamento con la stazione dei Vigili del Fuoco, delle dotazioni di scorta;
    Ogni 1 Anno - Prova della portata della pompa, del mancato avviamento del vapore, delle valvole galleggianti, delle camere di aspirazione e dei filtri per la pompa;
    Ogni 3 Anni - Verifiche sui serbatoi e su tutte le valvole;
    Ogni 10 Anni - interventi di pulizia, impermeabilizzazioni ed esami delle riserve idriche

     

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