Estintori

Tutti sanno riconoscere gli
estintori, soprattutto da quando sono diventati obbligatori nei luoghi pubblici. Sono apparecchi molto importanti in caso di incendio, anche se hanno un raggio di azione abbastanza limitato.
Se quindi ci troviamo di fronte ad una situazione di necessità, scoppia un incendio e le fiamme divampano nell’ambiente, cosa dobbiamo fare con l’estintore? Innanzitutto, grazie alla segnaletica di sicurezza prevista, gli apparecchi saranno facilmente reperibili. Una volta vicino all’estintore, lo prendiamo, sfiliamo la linguetta di protezione, sganciamo la lancetta e la impugnamo saldamente. Premendo poi la leva che permette la fuoriuscita dell’agente estinguente, indirizziamo il flusso direttamente verso la fonte della fiamma rimanendo bassi e stando attenti ai ritorni di fiamma.
Fin qui forse tutti saprebbero già come agire in situazione di pericolo, quello che forse non tutti sanno è che ci sono particolari approcci da adottare a seconda della tipologia di fuoco:
Su incendi di classe A, ovvero fuochi di solidi organici, il getto dovrà essere indirizzato direttamente sulla fonte della fiamma per raffreddare la superficie e per isolare il materiale dall’ossigeno e soffocare quindi la fiamma.
Su incendi di classe B, ovvero fuochi liquidi, occorre prestare molta attenzione aggirando la fonte della fiamma senza però insistere sulla zona già estinta fino alla completa estinzione.
Su incendi di classe C, ovvero fuochi di gas, l’intervento consiste nel raffreddamento dell’ambiente per far si che non esploda la miscela.
Articolo scritto da: PROTEGGI