Quando si gira per la città è fondamentale prestare attenzione alla
segnaletica stradale. Se siamo pedoni, se stiamo guidando una macchina o una moto, se siamo in bicicletta…per salvaguardare la propria vita e quella degli altri è fondamentale rispettare la segnaletica stradale.
Esistono quattro tipi di segnaletica stradale: verticale, orizzontale, luminosa e complementare. La prima categoria è generalmente la più diffusa, ne fanno parte tutti quei cartelli accanto alla carreggiata che ci aiutano durante la marcia e si dividono in: segnali di pericolo (di forma triangolare), di direzione (di forma rotonda con la freccia), di prescrizione o di disciplina (forma circolare).
La segnaletica stradale verticale può essere accompagnata anche da pannelli integrativi per precisare la validità del segnale o per definirne la validità nello spazio.
La seconda categoria comprende tutte le scritte sulla pavimentazione stradale ed hanno la funzione di prescrizione o di indicazione stradale. Esempi sono le strisce dell’attraversamento pedonale, la scritta “stop”, la delimitazione della corsia, le frecce direzionali ad un incrocio etc.
La segnaletica stradale luminosa può essere di pericolo, di prescrizione, di indicazione, semaforica normale, pedonale, veicolare o speciale, oppure con messaggio variabile. Comprende ovviamente tutti i tipi di semafori, i cartelli luminosi che troviamo in autostrada oppure per segnalare un pericolo e un incidente, le colonnine luminose etc.
L’ultima categoria è la segnaletica complementare, quella che evidenzia il tracciato stradale, le curve, i punti critici etc. a distanza. Un esempio sono i delineatori di margine, gli elementi rifrangenti o i delineatori delle curve.
Articolo scritto da: PROTEGGI